mercoledì 29 dicembre 2010
Dove si dirige lo sguardo?
martedì 28 dicembre 2010
Valeva la pena aspettarli...
C'è un treno che passa la casa che trema e il cielo si piega su rovi d'attesa e un brivido corre lungo tutta la schiena sono anni di merda forse un livido appena è la vita che passa è il tuo cuore che trema è il mio corpo a piegarsi sui tuoi nervi di tela sono rami le ossa e una foglia è già morta non arriva più l'aria alla testa che importa a noi? che importa poi? tanto il tempo passa e passerà come il treno andrà verso un'altra direzione che nessuno mai saprà che importa a noi? che importa poi? tanto il treno passa e passerà c'è un treno che passa tra i ricordi e la schiena si colora di sangue questo cielo di sera e si tuffa nel fango come fossi crema io rimango nell'ombra disegnato su tela è la vita che passa è il tuo culo che trema è il mio corpo che annega in un mare di cera son cristallo le ossa muore l'ultima foglia e questi anni di merda sono un livido appena è il tuo cuore che trema è il mio corpo a piegarsi sui tuoi nervi di tela sono rami le ossa e una foglia è già morta non arriva più l'aria alla testa che importa non ne vale la pena più di partire non ne vale la pena io non voglio morire tra i fantasmi di turno io non voglio sparire tra i fantasmi d'autunno voglio solo dormire come fa nell'autunno quest'estate già spenta nei tuoi occhi si è spenta come questo treno che passa questo treno che passa c'è un treno che passa noi... |
martedì 14 dicembre 2010
Stanco della solita routine? Il ritorno...
martedì 7 dicembre 2010
W l'autocultura!
Alle superiori sono stata molto sfortunata con i professori di lettere. Tra una professoressa noiosa a morte, un pazzo furioso ed una maniaca depressiva, la mia cultura letteraria si è fermata a "Cappuccetto Rosso" e "Biancaneve e i sette nani". Avrei tanto voluto arrivare almeno a "Cenerentola", ma non era nei programmi scolastici.
Così, una volta finite le superiori, mi sono dedicata da autodidatta ai grandi classici, quelli che in teoria dovrebbero farti studiare a scuola.
Se sei costretto a leggere "I Malavoglia" di Verga perché te lo dice un'insegnante è un conto, ma se leggi "I Malavoglia" di tua spontanea volontà, è cultura sadomasochista.
Come si può concepire un romanzo come "I Malavoglia" dove tutti quei poveri cristiani che cercano un riscatto sociale, una via di fuga alla miseria economica, matematicamente subiscono una sfiga? O meglio, subiscono la "fiumana del progresso"?
Il padre muore in mare durante una tempesta giusto dopo aver intrapreso una nuova attività: la vendita dei lupini. Un figlio si butta nella carriera militare e muore in guerra. Una figlia si trasferisce in città e comincia a fare la prostituta. Un'altra, di nome Mena, deve badare alla famiglia e nonostante un bravo ragazzo le facesse la corte, rifiuta, perché? Perché deve badare alla famiglia. L'altro fratello rimane alla casa del Nespolo, si sposa, ha figli e tiene la sorella, Mena, come badante. E' l'unico a cui la vita gli vada bene perché rimane attaccato alla sua terra. La storia delle cinque dita che se si staccano dalla mano vanno in putrefazione, non fa una piega.
Quando alla fine del libro il povero Compare Alfio di cui Mena è innamorata torna alla carica e le chiede nuovamente di sposarla, questa che fa? lo rifiuta! Perché? A 27 anni è ormai vecchia... Ma va a cagare!
Insomma, Verga era un classista. Se nascevi povero morivi povero e felice. Se da povero cercavi di tirare su due soldi in più a fine mese, beh... morivi sempre povero, ma con atroci tormenti. Dipende da come volevi morire, se felice o tormentato.
Sempre per essere sadomasa, di Verga ho anche letto "Storia di una Capinera", da quel giorno ho odiato Verga dal profondo e non ho più letto un suo racconto. Povera Maria...
Così mi sono buttata su Guy de Maupassant.
La mia sorellona teneva un paio di libri di questo autore ben nascosti nel fondo di un cassetto. Siccome lei teneva sempre degli Harmony celati da qualche parte, siccme io li leggevo a sua insaputa e siccome pensavo che Guy fosse un autore di romanzi rosa porno, mi sono buttata allegramente nella lettura di "Una vita".
Dalle prime pagine ho pensato che fosse un Harmony un po' più sofisticato, ma continuando nella lettura ed usando tutto il mio acume ho capito che no, non era un romanzo rosa. Questo romanzo finiva decisamente male. Di solito i romanzi romantici, finiscono bene. Ho pianto come una fontanta, dall'inizio alla fine per quella povera Giovanna maltrattata da tutti, pure dal figlio.
Non paga ho letto anche il secondo libro di Maupassant nascosto nel cassetto: "bel ami". La storia di uno stronzo arrivista che usava le donne per raggiungere i suoi scopi. Non ricordo se alla fine il protagonista sia morto, ma spero tanto di si.
Ho prestato Maupassant alla mia migliore amica che da allora è diventata una "emo", una cultitre della tristezza. Il passaggio da questo romanziere al cantautore Sergio Cammariere per lei è stato breve. Ora è rinchiusa in una comunità di disintossicazione, le fanno ascoltare Giuliano Palma dalla mattina alla sera.
Per non farmi mancare nulla ho letto anche "Madame Bovary" di Flaubert.
La storia di una tipa che passava il suo tempo a leggere Jane Austin e quando ha capito che suo marito, un povero medico di campagna, non assomigliava assolutamente a Darcy, ha deciso di cornificarlo.
Per fortuna ho smesso anche io di cercare Darcy tra gli uomini, altrimenti oggi farei la stessa fine di Emma Bovary, stroncata dall'arsenico. Ops... forse non avrei dovuto dire come andava a finire questo romanzo, ma sicuramente lo avrete letto tutti!
Comunque, Jane Austin è la migliore scrittrice di Harmony della storia!
Lasciando da parte gli harmony ed i romanzi cosi detti realisti, mi sono data al noir. Agatha Cristie è stata una gran delusione, Arthur Conan Doyle una palla mostruosa ed Edgar Allan Poe? I suoi "racconti del terrore" non facevano per niente terrore. Non so come si spaventasse la gente nell' 800, ma sicuramente oggi è più inquietante svegliarsi al mattino accanto a Valeria Marini struccata o ritrovarsi in un party ad Arcore a fare il "bunga bunga" con Berlusconi.
Per rendere giustizia a Poe, mi ha terrorizzato parecchio quella storia dove racconta di gente seppellita. Quando riaprono le tombe, scoprono che il coperchio della cassa è graffiato e la gente sepolta ha una posizione contorta e lo sguardo terrorizzato. Insomma, gente sepolta viva. C'è 'sto tipo che soffre di catalessi e....tremo solo al pensiero.
Oggi vado matta per i thriller. Se un libro non ha come titolo "Un codice e qualche cosa", beh... non lo leggo. Ho perso la vena romantica e quella depressiva, adesso passo direttamente all'omicidio!
martedì 30 novembre 2010
Stanco della solita routine?
Ci sono giornate nelle quali ti svegli convinto che siano giornate tranquille, di quelle dove non può accadere nulla di nulla. Nessun incontro con l'amante, nessun incontro con il tuo migliore amico, nessuna vincita al super enalotto, nessun stravolgimento particolare insomma una giornatina dove la normale routine e la noia la faranno da padrona.
Ti alzi, vai a lavoro e svolgi le tue funzioni come una macchinetta programmata.
Quella mattina sei in auto, mentre canti una canzone dei Negramaro e ti telefonano.
Nella tua convinzione che sarà una giornata tranquilla, lo squillo del cellulare è già un fuori programma, un'anomalia nella procedura.
Rispondi, mentre sei al volante. Un'altra anomalia sarebbe incontrare i Carabinieri lungo la strada, ma non sono contemplati nell'elenco delle cose che stravolgeranno la tua giornatina tranquilla.
Dall'altro capo del telefono ti chiedono di andare ad una riunione sulla "prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro". Politici, tecnici e funzionari pubblici ti aspettano per menartela due ore.
Entri nella sala riunioni della provincia. Nessuno ti caga se non la ragazza addetta alla reception.
Dai i tuoi dati ed appena dici l'azienda per la quale lavori, si avvicina il direttore dell'evento che aveva telefonato al tuo capo per invitarlo caldamente a fare numero tra le file degli auditori e rivolgendoti un sorriso tirato constata che il tuo capo ha caldamente invitato te ad andare a fare numero.
Sei ancora convinto che la tua giornata sarà noiosissima e lo deduci dal tizio che dietro di te si è addormenato e non si preoccupa di evitare di russare sonoramente. Almeno tiene sveglio te che eviterai di russare a tua volta.
Ascolti due minuti i soliti discorsi in politichese e la tua mente comincia a vagare, finchè il cellulare che hai dimenticato di mettere in modalità silenziosa comincia a suonare la trasformazione di Sailor Uranus, Pluto e Neptune.
Tutti gli occhi sono puntati su di te. Tu fai finta di niente e fischiettando esci dalla sala riunioni.
Dall'altra parte del telefono la tua collega disperata ti riferisce che hanno telefonato chiedendo la compilazione di certi documenti entro l'una. Sono le 11.20. Non ti sono arrivati via mail due giorni fa? Ti fossero arrivati via mail due giorni prima, molto probabilmente, avresti già inviato la documentazione.Senti una certa irritazione ed allora rispondi male alla collega dicendole che sei a km di distanza e che certo, quei documenti non li puoi compilare. Questa ti dice che non è capace, non lo ha mai fatto. Sarai mica scema? le fai notare. Ma ti rendi conto che si, è scema.
I documenti sono stati consegnati, sono le 17.30. Vorresti andare a casa, ma no. Devi andare nel punto vendita della tua azienda ad aiutare la commessa rimasta sola e devi stare li fino all'orario di chiusura.
lunedì 15 novembre 2010
Provocazione o Maschilismo?
Se io non ti do il permesso tu non mi tocchi, nessuno mi tocca! La colpa non è mia se tu questo non lo capisci.
giovedì 11 novembre 2010
Dal dottore
giovedì 4 novembre 2010
La notte delle streghe
giovedì 28 ottobre 2010
Chiacchierata con l'operatore telefonico
mercoledì 27 ottobre 2010
Diario di viaggio: il mondo Giappone (secondo giorno)
VENERDI' 08 OTTOBRE 2010
lunedì 25 ottobre 2010
Diario di viaggio: il mondo Giappone (primo giorno)
- Partenza da Milano Malpensa alle ore 15.30 del 06 Ottobre con volo Emirates.
- Arrivo all'aeroporto di Narita alle 18.00 ora locale, ore 11.00 in Italia.
- Viaggiatori: Usagi, Fulmicotonato e Chano.