venerdì 7 gennaio 2011

Hai presente quando vorresti sprofondare?













Prologo

E' una giornata fresca e soleggiata, ormai la fine dell'estate. Il furgone aziendale, il famoso Vito  sta svolgendo le consegne in tutta tranquillità, ma eccoli, sul ciglio della strada: i finanzieri. 
Alzano la paletta ed intimano al furgone di fermarsi. Vito obbedisce, mette la freccia ed accosta. 
"Trasporta qualcosa?".
"Si!".
"Che cosa?"
"formaggi". 
"possiamo controllare?". 
Chissà cosa sarebbe accaduto se Vito avesse risposto di no. 

Vito apre le sue portiere. I finanzieri controllano la merce trasportata e controllano se è debitamente accompagnata dal documento di trasporto. 

Nulla da contestare : "può andare..."
Vito saluta ed ingrana la prima. Un sorrisetto affiora sulle sue labbra. 



Capitolo Primo.

La prima neve sta coprendo con il suo gelido manto le strade. 
Squilla il telefono in ufficio, è la mia collega del punto vendita: "sono arrivati due della finanza, cercavano il capo. Gli ho detto dove andare, che devo fare?".
"Niente, stai tranquilla, falli pure venire in ufficio!". 
Passano alcuni minuti. Il telefono squilla di nuovo: "i finanzieri stanno arrivando!". 
Chissà cosa vorranno le fiamme gialle. Ormai è l'ora di pranzo, ho una fame. Spero non si fermino molto. 
Dopo pochi minuti, il campanello suona: "si?"
"finanza!"
"Prego, al primo piano".

Due uomini di mezza età, in borghese, spuntano alla porta. Hanno il sorriso stampato sulle labbra, sembrano gentili.
Salutano e dopo una breve presentazione mi illuminano sulla loro presenza in azienda. 
"Un paio di mesi fa abbiamo fermato un furgone. Vito".
"Si, abbiamo il verbale".
"Ecco, siamo venuti a controllare se avete fatturato la merce descritta sul DDT".
Il mio interlocutore apre un foglio dove c'è scritta la data ed il numero del documento di trasporto. 
Io prelevo un faldone dallo scaffale e cerco la fattura nella quale viene indicata la bolla incriminata.
"Ecco!". 
"Bene..."
"Mi fa vedere la bolla?"
"Certo". 


Epilogo

Sfoglio il faldone in cerca della bolla indicatami dai finanzieri. Alla sua vista, sbianco. Lancio un fuggevole sguardo ai finanzieri, faccio un sorrisetto nervoso. Di nuovo sulla bolla, su di essa campeggia questa scritta: "CIAO TESTA DI MINKIA". 










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