lunedì 29 marzo 2010

E' primavera, svegliatevi bambini!













Dal 21 marzo è ufficialmente primavera.

Per questo motivo io ho smesso i maglioni di lana di mammut, le calze 1800 denari antiproiettile sotto i pantaloni  e il cappottone di zio Vlad con tanto di colbacco. Da dieci strati di "vestimenta" alla cipolla da fare invidia alla cartaigenica scottex, sono diminuita ad un paio.

Poco importa che fuori le temperature siano ancora fresche ed il sole timido. 
Poco importa che i fiori abbiano deciso di partecipare ad uno sciopero indetto dalla Interflora Cgl e che sui prati non se ne veda manco uno. Dicono che protestino contro il mancato accordo sull' adempimento della loro costituzione che consiste in un solo articolo: vietato calpestare le aiuole. 
Poco importa che le foglie abbiano deciso di abbandonare definitivamente gli alberi e che l'unico verde che si vede in giro sia quello dei camper utilizzati per la campagna elettorale della lega nord.

Qualche giorno fa, alla guida del mezzo aziendale, mi sono ritrovata a percorrere un infelice stradina di campagna piena di curve. Procedendo a passo di gallina dietro uno di questi camper leghisti ho dovuto  godermi l'allegra faccia del signor Sacchetto, stampata adeguatamente sul culo del mezzo. Si sa che i camper non si possono superare, soprattutto se procedono lentamente su strade strette e tortuose, così non ho potuto fare a meno di mandargli gli auguri di buona pasqua.  

Vestendo primaverile con temperature da autunno, stranamente ho cominciato a perdere dal naso per difetto alle tubature. Il naso cola così tanto che dalla legambiente mi è arrivata una diffida ad usufruire di qualsiasi forma di carta utilizzata per soffiarmi. E' a rischio un altro 15% della foresta amazzonica. 

Sul calendario è segnato che siamo in primavera, ma la natura sembra se ne sia scordata. Ciò non toglie che da domani indosserò i pinocchietti ed i sandali. 


giovedì 25 marzo 2010

Stasera, rai per una notte....






Ieri sera ho avuto il piacere di ascoltare Marco Travaglio presso il palazzetto dello sport di Fossano (Cn).

Nonostante abbia parlato per ben 3 ore e 40 minuti, non ho sentito assolutamente il peso della lunga chiacchierata.

Per me che ho ricordi frammentati degli anni di tangentoli e dell'ascesa in campo del nostro presidente del consigliio, è stato un bel ripasso. Ho capito molte cose.

Ma la cosa che, tra le tante,  mi ha lasciata più sconcertata è: per chi voterò alle regionali del 28 marzo?

Votare direttamente per il PDL? ladri per ladri, meglio i professionisti..
O votare per il PD meno L (come lo chiama Grillo)? Il tempo di prendere la pensione parlamentare e ridaranno il potere a Berlusconi.

Insomma, un elettore di sinistra ha parecchio filo da torcere, ma spero vada  a votare ugualmente.

Infondo a questo sito potrete guardare in streaming, la trasmissione "rai per una notte". Un modo come un altro per abbattere la censura che vige in questo Paese.



lunedì 22 marzo 2010

Viaggiare...















Io ed il mio ragazzo dovevamo scegliere tra l'Islanda ed il Giappone, per andare in vacanza.
Io optavo per il Giappone, lui per l'Islanda.

Dopo una lunga diatriba, mi sono ritrovata su un ghiacciaio in Islanda. Questo la fa capire molto lunga su chi ha il  potere decisionale nella coppia di cui faccio parte. 

Ad ogni modo, io e lui ci troviamo su un autobus di linea in una sperduta e non ben identificata città della fredda nazione del nord Europa. 
Io guardo fuori dal finestrino pensando: "questa città è molto simile a Cuneo!". 

Durante il percorso un signore, in italiano e con una punta di dialetto piemontese esclama all'autista: "scusi, casa mia è qui! Si potrebbe fermare?!". 
L'autista fila dritto senza fermarsi, mentre il signore di cui sopra, comincia a borbottare: "boia faus, crin d'un crin!!!".

Dopo pochi minuti, un altro signore si alza e prenota la fermata. L'autista non accenna a fermarsi. Il tipo, anche lui in italiano, esclama: "ehi fermati!". L'autista fa lo gnorri. 

Pensando che, essendo in Islanda forse l'autista non capisca l'italiano, dico al mio ragazzo con tono critico: "magari se glielo chiede in inglese, l'autista si ferma!". Così suggerisco l'opzione al signore. Questo, di contro, mi lancia un'occhiataccia e nonostante il bus sia in movimento, comincia a forzare la portiera fino ad aprirla.

Non avrà mica intenzione di scendere dal mezzo in corsa? Spalanco la bocca. Dietro la porta divelta, se ne trova un'altra, chiusa. Il signore, in preda al panico, comincia ad aprirle tutte con la forza. Il lavoro è inutile, perchè dietro ad ogni porta, se ne trova un'altra chiusa.

Io sono terrorizzata, mi giro verso il mio ragazzo e con voce agitata esclamo: "non usciremo mai da questo autobus!!!", lanciando nello stesso momento un'occhiata all'autista impassibile.
Il mio ragazzo alza gli occhi dal foglio che stava leggendo e, girandolo nella mia direzione mi dice pacatamente: "Se ti telefona qualcuna di queste aziende, rispondi. Se non lo fai, ti potrebbero mandare una visita fiscale!". 

Decisamente qualcosa non torna. Forse, mangiare l'impepata di cozze come spuntino di mezzanotte prima di andare a dormire, non fa bene. 

mercoledì 10 marzo 2010

Bocca chiusa
















Ieri ho subito un dolorissimo, paurosissimo, angosciantissimo intervento chirurgico. Mi hanno estratto il dente del giudizio.

Ora eviterò di fare le classiche battute sul poco giudizio che possedevo e che ora non ho più. Perchè sono, appunto, battute scontate. E non risponderò alle domande del tipo: "perchè avevi del giudizio?!", anche quella è scontata. Certo che non ne ho mai avuto.

Ritornando a ieri, dopo aver subito questo dolorissimo, paurosissimo, angosciantissimo intervento chirurgico, non sono più in grado di aprire bocca. Ho le labbra gonfie, le gengive doloranti e i punti al posto del dente.

A causa di tutto ciò, non posso più intrattenere i miei interlocutori con interessanti discorsi del tipo:


  • "sai che il Grande Fratello è stato vinto da Ferdi. No, scusa. Lui ha vinto il Grande Fratello 8. O era il 9? Ma quest'anno che edizione era? No, perchè non ricordo".

  • "Ieri ho mangiato i fagioli. Ho passato tutto il pomeriggio al gabinetto. I fagioli sono l'ideale per chi soffre di stitichezza".

  • "Lo sapevi che durante il periodo mestruale è normale avere voglia di alimenti dolci?".

  • "Ho scoperto che la figlia dello zio dell'amica della madre della compagna di classe del figlio di mio cugino Antonio è stata messa incinta da Michele. Come non sai chi è Michele? è il figlio del direttore della fabbrica dove ci lavora Stefano, il figlio dello zio del fratello di mia madre. Bravo, proprio lui, il nostro vicino di casa".

  • "Le elezioni regionali del 2010 si terranno domenica 28 e lunedì 29 marzo. La consultazione interesserà tredici regioni a statuto ordinario: i cittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio Regionale e, contestualmente, il Presidente di Regione. Nella stessa data, si terrà inoltre una tornata di elezioni amministrative in diverse aree del Paese".
Senza aprire bocca non posso più mangiare. Ogni volta che mastico, vedo le stelle. Credo che presto morirò di fame. Sulla mia tomba non voglio fiori, ma tanti cioccolatini alla nocciola che non potrò mangiare mai più. Non potrò più ingozzarmi di nutella durante il periodo mestruale. E dire che è normale avere voglia di cose dolci. Come farò senza la nutella? senza i biscottini con le gocce di cioccolato? senza la cioccolata calda con la panna? senza la panna? Mi sa che mi toccherà tranquillizzare i mei ormoni usando della violenza contro il primo che passa e urlare senza nessun motivo contro il vicino di casa per poi piangere in maniena convulsa e senza ritegno.

Senza aprire bocca non potrò più baciare il mio principe azzurro. Per questo motivo prima dell'estrazione del dente, ho baciato un rospo sperando di trasformarlo nel mio principe azzurro. L'unica cosa che ho ottenuto e vederlo trasformare in Emanuele Filiberto di Savoia e vederlo arrivare secondo al festival della canzone italiana.

Per questo motivo sono fuggita dal dentista e l'ho pregato di chiudermi la bocca.  

    lunedì 8 marzo 2010

    Stufa della politica














    In questi ultimi tempi gli abusi della politica sono così evidenti che quasi fanno ridere.

    Non capisco perchè gli uomini che ci governano si possano permettere di fare il bello ed il cattivo tempo senza preoccuparsi del pessimo esempio che danno alla popolazione.

    Ogni giorno chiudono fabbriche, migliaia e migliaia di persone perdono il lavoro ed i nostri politici si preoccupano di fare decreti legge ad oc per le cazzate che combinano o per salvare il culo al porco di turno.

    L'ultima cazzata in ordine di tempo è quella di fare un decretino cucito addosso per permettere alle liste  del PDL del Lazio e della Lombardia di presentarsi alle elezioni di fine marzo.
    Non basta sapere che questa gente che, in teoria, fa il politico di professione abbia presentato le liste in ritardo, ma anche con delle firme non autenticate.

    Insomma, la nostra classe politica fa quello che più le aggrada. Mi chiedo, perchè non dovremmo seguire il suo esempio?

    Perchè certe regole valgono solo per certe persone?

    I politici italiani, da destra a sinistra per non andare contro la parcondicio, è da una vita che ci prendono in giro e noi glielo permettiamo.

    Sono stufa della politica, non andrei neppure a votare. Lo farò invece, ma sulla scheda elettorale scriverò un bel PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!




    martedì 2 marzo 2010

    Pentimenti
















    Capita nella vita che tra le mani si abbia un tesoro di inestimabile valore, ma non riusciamo a quantificarlo o ad apprezzarlo appieno.

    Lo sfoggiamo con sufficenza, lo nascondiamo sul fondo di un cassetto, lo trattiamo con poca cura, non ci preoccupiamo di proteggerlo.

    Quel tesoro sta li. Un tempo brillava e con il passare dei giorni, non preoccupandoci di curarlo e pulirlo, si è sbiadito fino a spegnersi. Un sottile strato di polvere lo ricopre, nascondendo la sua luminosità ai nostri occhi.

    Arriva il momento che questo tesoro sparisce nel nulla. Per un pò non ce ne accorgiamo perchè siamo presi da noi stessi, affascinati dalla bigiotteria. Poi cominciamo a sentire che dentro di noi qualcosa ci manca.
    Ci guardiamo in giro per capire cosa sia questo qualcosa.

    Poi capiamo. Il tesoro, dove è finito? lo cerchiamo nel fondo del cassetto, ma lì non c'è più. Lo cerchiamo in lungo ed il largo. Come abbiamo fatto a non accorgerci della sua sparizione?
    Scaviamo, ci arrampichiamo, attraversiamo luoghi impervi. Il tesoro è sparito.

    Alla fine lo troviamo. Luminoso. La sua luce ci abbaglia. Sappiamo quanto vale. Era nostro ed adesso lo rivogliamo. Lo stiamo per afferare, ma scopriamo che adesso appartiene ad una terza persona. Questa ha capito fin da subito l'inestimabile valore del nostro tesoro. Si è fatta i conti, l'ha stretto tra le sue mani ed adesso non ce lo restituisce più.

    Piangiamo, sbattiamo i piedi e alziamo i pugni. Nulla. Il nostro tesoro non ci appartiene più.

    Se solo avessimo avuto più cura del nostro tesoro.

    lunedì 1 marzo 2010

    Sopportazione















    Avete presente quel film dal titolo "un giorno di ordinaria follia?" .

    Non vi capitano mai quei giorni dove avreste voglia di prendere il primo che passa e tirargli il collo?

    Devo dire che era da un pò di tempo che non provavo questa sensazione, ma è un pò di giorni che non riesco a sopportare nessuno, proprio perchè sono costretta a sopportare tutti.

    Mi spiego meglio.

    Nel mio lavoro devo fare anche la commessa nei week end. A volte si presentano clienti assurdi, dalle richieste assurde e dagli attegiamenti assurdi. L'istinto ti dice: "corcalo", la ragione ti dice: "sopportalo".

    Sopportare.

    Il significato di questa parola la dice lunga:  1 REGGERE, SOSTENERE SU DI SÉ. 2 SOSTENERE UN DISAGIO, UN ONERE E SIM. 3 SOFFRIRE, PATIRE. 4 RESISTERE A SITUAZIONI PIÙ O MENO DISAGEVOLI SENZA RISENTIRNE
    TOLLERARE: NON SOPPORTO LE PERSONE MALEDUCATE.
     
    Ad esempio in questo momento mi sta irritando la mia collega  perchè dice, con la sua vocina affetta perennemente da raucedine e interrota regolarmente da tosse catarrosa, di volersi recare in banca. Invece continua a girare intorno, tossicchiando e scatarrando,  impedendomi di elaborare di nascosto questo post in maniera tranquilla e lineare.  Così sono costretta a scriverlo a rate e a rileggerlo tutte le volte da capo. 
    E' ancora qui?! Ma quando se ne va?
     
    Ieri, in negozio, si è presentata una signora che urlava continuamente al figlio che a sua volta urlava di più.  "Non toccare nulla senza chiedere il permessooooo!!!!"
    "Io toccooooooooo! io lo voglioooooo! io lo prendo lo stessoooooooooooooooo!"
    "stai fermoooooo!"
    Sciaff, sciaff. Pianto ininterrotto e urla da cornacchia in calore.
    Questa discussione e pianto fatti superando i decibel di tolleranza delle orecchie.
     
    Cosa devo dire? Ho le mani legate. Anche se nel profondo del mio cuore avrei preso il bambino è l'avrei inserito nel trita carne per poi servilo come salsiccia di qualità. Per non parlare della madre. Con la mole di grasso che si portava dientro, avrei potuto appenderla a testa in giù nella cella frigorifera è farci i prosciutti per un anno intero. Invece sorridi e fischietti facendo finta di nulla.
     
    Nel frattempo la mia collega è finalmente andata in banca.
     
    Sempre ieri, una signora mi chiede un formaggio domandandomi: "è buono?", "certo", "è sicura? perchè se poi non lo mangio e non è buono....".
    Perchè? perchè non posso rispondere ad un'affermazione del genere con un: "aspetti che assaggio il formaggio!". Farlo e poi incartare il prodotto con tanto di morso e consegnarlo asserendo: "molto buono, un tantino piccante, ma buono! sono certa che le piacerà!".
     
    Per non parlare di quando venerdi sono stata alla motorizzazione civile e ho dovuto schivare gli addetti ai lavori. Questi non si preoccupavano minimamente di guardare mentre attraversavano il piazzale, ignorando di essere in un luogo pieno di auto in movimento.
    Come quando si fa manovra in un posto stretto e la gente, invece di aspettare che tu finisca, si infilano alle spalle dell' auto facendoti inchiodare.
    Questa gente sarebbe da buttare giù come birilli, mentre con i tergicristalli pulisci il lunotto dagli schizzi di sangue. Una volta fatti crollare tutti, uscire dall'auto urlando: "strike! strike! strike!".
     
    Potrei fare un milione di altri esempi, ma mi sto irritando al solo pensarci.
     
    E' tornata la mia collega. Sta scatarrando. Adesso la uccido. Basta.